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Track: Verranno a chiederti del nostro amore
Artist: Fabrizio De André
Album: Storia Di Un Impiegato

Artist Bio

Fabrizio De André Image

Name: Fabrizio De André
Spotify Genres: italian singer-songwriter, singer-songwriter
Followers: 1,384,826
Popularity:

56/100

Biography

Italian songwriter, composer, guitarist, writer, and activist born February 18, 1940, in Genova Pegli and died January 11, 1999, in Milan (from lung cancer, diagnosed the year before). He started writing songs in 1960 ("La Ballata di Michè", composed with [a2450529] was his first song), heavily influenced by French songwriters like [a278663]. In 1962, he married Enrica “Puny” Rignon, and his son [a=Cristiano De André] was born. Encouraged by friends, including [a319978], he began to perform in public in Genova, and between 1963 and 1966, the label [l43240] released some singles that were collected in [Link] in 1966. However, success did not come suddenly, and De Andrè seriously thought about leaving his musical career to work in his father's law firm until 1968, when [a319972] recorded "La Canzone di Marinella", which became a great success. From that moment on, he became one of the most appreciated Italian songwriters. In 1974, he met [a=Dori Ghezzi], with whom he had a daughter ([a1301851] (1977)), and established the label [l116194] (1980). Since the 1980's, De Andrè has also sung using dialects like Genova's, the dialect of Gallura (northern Sardinia), and Neapolitan.

Source: Discogs

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Source: MusicBrainz

LYRICS

Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a chiederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo tu non darglielo in fretta
Non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"

Non sono riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato, lo sai

E dietro ai microfoni porteranno uno specchio
per farti più bella e pensarmi già vecchio
tu regalagli un trucco che con me non portavi
e loro si stupiranno che tu non mi bastavi

Digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l'amore alle carezze dell'amore
era facile ormai

non sei riuscita a cambiarmi
non ti ho cambiata, lo sai

Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da tre anni, i tuoi occhi per loro

Ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi di confessarlo nei miei
proprio identici ai tuoi

sono riusciti a cambiarci
ci son riusciti, lo sai

Ma senza che gli altri ne sappiano niente
dimmi senza un programma, dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito?
Farai l'amore per amore o per avercelo garantito?

Andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori?
O resterai più semplicemente dove un attimo vale un altro
senza chiederti come mai?

Continuerai a farti scegliere
o finalmente sceglierai?