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Track: La Citta' Vecchia
Artist: Fabrizio De André
Album: Peccati Di Gioventu

Artist Bio

Fabrizio De André Image

Name: Fabrizio De André
Spotify Genres: italian singer-songwriter, singer-songwriter
Followers: 1,391,202
Popularity:

57/100

Biography

Italian songwriter, composer, guitarist, writer, and activist born February 18, 1940, in Genova Pegli and died January 11, 1999, in Milan (from lung cancer, diagnosed the year before). He started writing songs in 1960 ("La Ballata di Michè", composed with [a2450529] was his first song), heavily influenced by French songwriters like [a278663]. In 1962, he married Enrica “Puny” Rignon, and his son [a=Cristiano De André] was born. Encouraged by friends, including [a319978], he began to perform in public in Genova, and between 1963 and 1966, the label [l43240] released some singles that were collected in [Link] in 1966. However, success did not come suddenly, and De Andrè seriously thought about leaving his musical career to work in his father's law firm until 1968, when [a319972] recorded "La Canzone di Marinella", which became a great success. From that moment on, he became one of the most appreciated Italian songwriters. In 1974, he met [a=Dori Ghezzi], with whom he had a daughter ([a1301851] (1977)), and established the label [l116194] (1980). Since the 1980's, De Andrè has also sung using dialects like Genova's, the dialect of Gallura (northern Sardinia), and Neapolitan.

Source: Discogs

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Release Cover

Release: Fabrizio* - La Città Vecchia / Delitto di Paese
Year: 1965
Genres: Folk, World, & Country

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Source: MusicBrainz

LYRICS

Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.
E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie
quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.

Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai dilapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.

(Grazie a Luca krx per le correzioni)